Etichetta (Shao)


REIGI

L'INDISPENSABILE ETICHETTA

“Il Karate inizia con il rispetto e finisce con il rispetto”


l simbolo di questo rispetto è l’inchino REI all’inizio e alla fine di ogni lezione, di ogni kata, di ogni incontro con il nostro compagno.


Il significato del saluto proviene da un principio filosofico, secondo il quale l’uomo prima di dedicarsi alle cose mondane deve rivolgersi a qualcosa che ritiene più grande del proprio io.


Inchinarsi rispettosamente ad esso (ideale, Dio o altro) e sottomettere il proprio io dà forma all’atteggiamento giusto verso la vita.


REI significa non soltanto “piegare la testa”.

Il saluto è accompagnato da un atteggiamento interiore di modestia e di fondamentale rispetto che un uomo deve a un altro uomo.

 

Dato che l’avversario esiste, dobbiamo essere in armonia con lui e comunicare.

Da ciò ne deriva l’elevazione morale del proprio essere, a prescindere dall’ansia di conquista e di gloria.

Durante tutta la nostra pratica è importante quindi tener presente l’applicazione di

REI DE HAJIMARI NI OARU,cioè iniziare e terminare la pratica sempre con REI. Il che comporta una profonda accettazione dell’esistenza di chi ci sta di fronte, che non è che un’altra dimensione di noi stessi.

 

Ormai lasciata cadere in disuso, l'etichetta o SAHO, cerimoniale del saluto, viene poco praticata oppure trasformata con le caratteristiche occidentali.

Oppure viene svolto forzatamente senza saperne il significato profondo e storico.

 

E' abbastanza curioso sapere che il SAHO era previsto dal codice d'onore dei samurai (BUSHIDO).

Uomini che prima di svolgere una battaglia o un combattimento, dove potevano perdere la vita, eseguivano dei rituali codificati.

Questa etica-filosofica, era in relazione con la morale ZEN che nel BUSHIDO e in particolar modo dai samurai era osservato e praticato.

In seguito anche le Arti marziali presero lo stesso indirizzo, che però col tempo persero; fino a giungere ai giorni nostri dove questa essenza é totalmente scomparsa.

In oriente lo ZEN fu tanto importante, che ogni gesto divenne una metamorfosi del pensiero di questa filosofia.

La cerimonia del tè (CHADO), l'arte di sistemare i fiori (IKEBANA) e via di seguito rappresentavano un termine quotidiano d'interpretare tale pensiero: movimenti lenti, sobri, semplici a cui si dovevano dare la massima concentrazione e perfezione.

Questo metodo di pensiero era molto utile al samurai che aveva bisogno di una forza interiore e di un significato profondo per affrontare la morte con coraggio e non curanza.

 

Lo HAGAKURE opera ritenuta un classico del BUSHIDO

"Sii sempre pronto a morire",

ed ancora era solito dire

"NA NA KOROKO YAOKI"- "Sette volte morire otto volte attaccare".

Lo ZEN insegna che la nostra attenzione e concentrazione mentale deve essere sempre attenta a tutto ciò che ci succede intorno fino al più piccolo dei particolari. Questo serve per diventare sempre più consapevoli di tutto ciò che avviene e per controllare la mente che é come una scimmia vagabonda.

 

I SAMURAI erano attenti a tutto ciò che facevano, ogni gesto era studiato per ottenere la massima efficacia e velocità per poter sguainare la spada e difendersi. L'etichetta esige che un uomo riceva un oggetto solo con la mano sinistra, affinché la destra sia sempre libera d'impugnare la spada (KATANA).

Ecco una banale spiegazione del perché nel saluto durante gli allenamenti si usa poggiare prima la sinistra e poi la destra.

La grande capacità di questi guerrieri era che riuscivano a passare in un istante da un gesto normale e banale alla risposta decisiva e finale, senza passare da una fase intermedia.

Vorrei solo far notare come la mentalità dei SAMURAI era fortemente influenzata dallo ZEN; e come ai nostri tempi non potremo mai ottenere gli stessi risultati, perché le condizioni e il fine sono completamente cambiati.

Leggete attentamente con quanta fermezza e forza dovevano tutti i giorni affrontare la vita e la morte.

Per loro imparare le arti marziali era questione di vita o di morte e non di vincere una coppa o un grado.

Il loro allenamento durava tutto il giorno e quindi i loro sensi, il loro intuito venivano amplificati a dismisura, fino a sfociare nelle storie, che ai giorni nostri sembrano fasulle o quantomeno incredibili.

La concentrazione e il condensare tutta l'energia verso un solo scopo, porta ad ottenere dei risultati, agli occhi delle persone che svolgono una vita quotidiana normale, incredibili.

Questa concentrazione e forza i SAMURAI l'avevano "presa" dalla filosofia ZEN.

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Cerimoniale del Saluto
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